mercoledì 3 ottobre 2012

Salto nel passato: sfumature di colori

No no il bellissimo Mr.Gray non c’entra, di lui parleremo in un altro post.
Qui le sfumature di colori, si riferiscono alle sfumature di vita, ai ricordi, alle emozioni seppellite sotto sotto e che ogni tanto riemergono ricordandoti che ci sono.
Parlavo questa mattina con Silvia della NOSTALGIA.
Si quella nostalgia di quando fai un salto nel passato e riprovi le emozioni di un tempo, quella voglia di tornare indietro per poter cambiare le cose e dargli un risvolto diverso, un finale diverso…o quella voglia di bloccare il tempo semplicemente a quello che è stato, a quello che abbiamo vissuto, così bello, intenso, speciale.
Purtroppo però il TELECOMANDO DELLA VITA non permette di fare REWIND, puoi solo "schiacciare avanti" e decidere la velocità.
E’ capitato anche a me spesso di lasciare il dito su quel tasto a lungo, premendo forte e cercando disperatamente di farlo funzionare…ho dato la colpa a chiunque; me la sono presa con il telecomando stesso, con la TV, con l’antenna, con i tecnici…mai con me stessa che quel pezzo di film l’ho vissuto esattamente così, perché è stato il meglio di ciò che ho saputo fare.
Poi finalmente ho visto che poco più a destra c’era il tasto PAUSA, ed ancora più a destra PLAY e ancora più a destra ACCELERA.
Forse non avere REWIND è davvero un’opportunità, ci costringere a vivere al meglio il presente, chiedendoci in ogni momento  se siamo esattamente dove vogliamo essere.
Ieri è stata una giornata strana. Nel pomeriggio ho chiacchierato con un mio caro amico che per paura di schiacciare PLAY ha messo la sua vita in PAUSA, sperando così di avere più tempo per capire, pensare decidere…ma come spesso succede dopo un po’ il “tuo film” riprende, le immagini si susseguono e, se non decidi quali immagini ti piacciono, quale è la trama, chi sono i protagonisti della storia; rischi di ritrovarti alla fine con una pellicola che non senti tua. E purtroppo per quanto gli amici possano dire; scegliere di essere regista, o protagonista, o comparsa del film dipende solo da noi, nel nostro film!
E la serata invece è stata all’insegna dei ricordi. Una bellissima chiacchierata in cui ho parlato tanto di me, ascoltato con attenzione la vita degli altri apprezzandone ogni sfumatura, ogni diversità. Riflettevo su quanto cambino le nostre priorità in base a chi abbiamo accanto, mi chiedevo perché da dentro sia così difficile vedere le cose, mentre da fuori le sfumature siano così definite… e osservavo quante emozioni passa il corpo mentre parliamo, mentre raccontiamo di noi; come è facile sentire la convinzione o l’incertezza; la passione o il distacco; la paura o il coraggio. Quante emozioni passano mentre raccontiamo di noi e quanto è difficile sentirci liberi di essere noi stessi senza interpretare alcun ruolo. Eppure con Qualcuno è naturale, spontaneo, ovvio.
Ho salutato un amico ieri che mi ha accompagnato a casa, parlando di favole. Mi prende in giro sempre perché io sono una che crede alle favole, che crede di poter cambiare il mondo, che come dice lui “sono un po’ fuori”. Si è vero. Credo dipenda tutto da come vogliamo approcciare la vita, la NOSTRA VITA. Io ho voglia di assaporarne tutte le sfumature, amo conoscere gente e andare oltre il ruolo, amo sperimentarmi in esperienze nuove, amo sentirmi libera, amo inseguire la mia stabilità che però voglio sia fatta di ciò di cui ho bisogno davvero e dei miei sogni.

E ci sono “delle cose” su cui proprio non posso mediare, anzi non voglio: l’UOMO con cui farò un figlio, la LIBERTA' di scegliere sempre e di lasciar scegliere e l’ENTUSIASMO.
No, non sono d’accordo. La vita ci segna, ci cambia, ci fa crescere, ma NON CI DEVE CONDIZIONARE TROPPO. Sta a noi forse AVERE LE IDEE CHIARE e il coraggio di vivere i nostri “SOGNI”.

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